Carə cuginə, ti scrivo

C’è un motivo se noi lavoratori digitali siamo incazzatissimi coi “cugini” di tutti ma in realtà non ce l’abbiamo coi parenti di nessuno.

Definiamo cuginə (o cugginə): persona tra i 15 e i 35 anni, nativə digitale, da sempre in possesso di smartphone e quindi ritenutə sgamatissimə in tutto ciò che è digital, Social in primis, senza avere alcuna competenza professionale in merito.
Non sempre lə cuginə ha legami parentali con l’azienda per cui lavora, ma spesso il committente contatta un Social Media Manager PRO dicendo “finora l’ha gestito miə cuginə” oppure “questo lo segue miə cuginə”.
Altrettanto spesso l’azienda che si rivolge al cuginə rimane insoddisfatta o, nel peggiore dei casi, fregata, con un lavoro eseguito “basta che sia” e che:

Domanda provocatoria: se bastasse essere cugini di qualcuno per lavorare bene coi Social Media, a cosa servirebbero i vari corsi, più o meno costosi ma che comunque bisogna aver voglia di seguire, che si trovano in rete?

Per fare un post NON bastano 2 minuti

Purtroppo in Italia è ancora molto diffusa la convinzione che il SMM “scriva 2 cazzate e pubblichi una foto”.
Questo è ciò che fa lə cuginə, ecco perché i SMM li mal sopportano: i cugini svalutano il reale valore del loro lavoro, alla facciazza del tempo impiegato a studiare e a fare esperienza.

Per fare un post come Dio comanda servono diversi requisiti, per esempio conoscenze di copywriting - almeno basiche - e competenze minime di grafica. E questa è la parte più facile, perché dobbiamo tenere a mente che un post che funziona è un contenuto all’interno di una strategia di marketing, non un evento isolato.

L’etichetta Social Media Manager comprende abilità trasversali molto ampie e differenti tra loro, perché si occupa di gestire la presenza online di un’attività dall’A alla Z:
- definisce quali canali utilizzare
- declina i contenuti in formati adatti a ciascuna piattaforma utilizzata
- crea e gestisce le pagine social
- gestisce, nutre e modera le community
- analizza gli insight
- valuta e propone una strategia di contenuti che porti a raggiungere gli obiettivi aziendali e la ottimizza durante il percorso
- crea i contenuti e li pubblica
- cura l’identità e la reputazione del brand
- genera traffico in entrata

… e probabilmente io stessa ho scordato qualcosa 😜


Chi può ha un intero reparto di Social Media Marketing


e al suo interno troviamo lo Strategist, il Content Manager, il Community Manager, l’ads expert e l’analista.

Ma siamo realistici, in quanti si possono permettere un intero team di professionisti, soprattutto se non viene riconosciuta l’importanza della specializzazione di ciascuna di queste figure?

Al Social Media Manager è quindi richiesta ognuna di queste competenze, tra loro ce ne saranno alcune nelle quali sarà più a suo agio e altre meno, ma un professionista serio proporrà soluzioni al proprio cliente anche presentandogli dei colleghi ferrati su una disciplina specifica, al bisogno.

Un Social Media Manager rispettabile è in grado di fare un passo indietro quando sa di non poter raggiungere i risultati richiesti e ha una caratteristica spiccatissima: la curiosità.
Infatti possiede basi di marketing, ascolta podcast, segue corsi, si aggiorna, impara dai colleghi, prende spunto ed elabora tutto ciò che capita nel suo raggio sensoriale, ma ci sono...

... cose che un Social Media Manager deve saper fare


- Sviluppare una strategia di marketing sui Social, ovvero definire come e dove muoversi per raggiungere gli obiettivi aziendali (l’ho fatta facile)
- Curare la reputazione e l’identità del brand che si segue, definendo e rispettando il Tono di Voce aziendale
- Identificare il target, conoscerlo dettagliatamente e mettersi nei suoi panni (io adoro la fase cosiddetta di listening, te ne parlerò presto!)
- Impostare obiettivi misurabili e valutare il grado di conversione
- Produrre contenuti differenzianti di qualità, sia a livello testuale che grafico, e saperli declinare correttamente per tutti i canali in cui il cliente è presente
- Pubblicare e moderare le pagine, sapendo anche gestire la comunicazione in caso di crisi. Certo, non parliamo di crisi di Stato o umanitarie, ma ti posso assicurare che alcuni commenti sono davvero in grado di distruggere la reputazione che hai creato con tanta fatica per la tua attività: rispondere (o non farlo) in modo corretto, può davvero salvarti - non la vita, ma - il portafoglio
- Monitorare l’andamento delle pagine e produrre i report per il cliente, valutando la crescita del profilo, la copertura dei post, le conversioni, ecc.

C’era una volta un business che si affidò a un cugino


La realtà è molto diversa dalle favole e l’attività che si affida a cuginə non vivrà il classico “e vissero felici e contenti” restando con questo losco figuro tanto bistrattato online.

Come finisce, quindi?
La storia può avere 3 epiloghi:
- prima di fare danni grossi alla propria comunicazione online, l’azienda corregge il tiro e si rivolge a un professionista;
- lə cuginə combina un casino e l’attività si rivolge, disperata, a un Social Media Manager qualificato e referenziato;
- il business non comprende cosa sta succedendo, non ha gli strumenti per valutare la qualità del servizio reso dal cuginə e continua a farsi fregare. 
Tuə cuginə lavora sui tuoi Social come lo farebbe un Social Media Manager professionista?
Prova a tenere traccia dei risultati che ottieni con la sua gestione e, se ti va, scrivimi: la prima consulenza è gratuita e, chissà, potresti scoprire che tuə cuginə è unə PRO!